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Ci risiamo.

Ancora una volta, gli interessi del popolo sardo e delle future generazioni sarde vengono messi dopo interessi industriali e militari da parte dello Stato Italiano e delle multinazionali belliche.

A Domusmovas, in Sardegna, è attiva dal 2010 una fabbrica di b0mbe. La possiede RWM, di proprietà del gigante tedesco Rheinmetall.

Nel 2017 il New York Times dimostrò che alcuni dei prodotti da Domusnovas venivano venduti all’Arabia Saudita e usati contro i civili in Yemen.

Ora, un altro scandalo: l’annuncio di una linea di produzione di droni assieme ad un’azienda isr@el1ana.

☝🏻 Leggi il post per scoprire tutti i dettagli ☝🏻

💥 Il 14 dicembre il Comitato Stop RWM ha indetto una manifestazione davanti ai cancelli della fabbrica di morte di Domusnovas.

Invitiamo tuttx a partecipare! Per la giustizia climatica. Per il Popolo palestinese. Per il Popolo sardo.

• Post in collaborazione con Fridays For Future Cagliari e Sassari
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Media is too big
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Negli scorsi due giorni abbiamo portato negli spazi del Chiosco Mimmo Bucci di Bari lo swap market di libri e vestiti.

Lo scambio è un gesto semplice ma politico: riduce la domanda, rompe un modello di consumo e sostiene una transizione giusta nella moda.

In questa cornice, abbiamo diffuso la campagna No al caporalato Made in Italy, per ribadire che sfruttamento e caporalato non riguardano solo la fast fashion, ma anche i blasonati marchi del lusso.

Firma l'appello per fare pressione su chi sta discutendo il disegno di legge in queste ore.

Il Made in Italy vale solo se vale la dignità di chi lavora.

👉🏻 Link per Firmare: https://actionnetwork.org/petitions/no-caporalato-made-in-italy/

• Post in collaborazione con Fridays For Future Bari
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Due settimane fa è stata resa pubblica una proposta trapelata dalla Commissione Europea. Questa proposta, parte di un “pacchetto di semplificazione”, smantellerebbe il sistema che impedisce alle sostanze chimiche nocive di inquinare il nostro cibo, l'acqua e gli ecosistemi, in particolare includendo una misura che renderebbe alcune autorizzazioni di pesticidi indefinite anziché limitate nel tempo.

Presentata come una “semplificazione” amministrativa, la proposta in realtà:
• Concederebbe un'approvazione a tempo indeterminato ai pesticidi chimici
• Eliminerebbe l'obbligo per gli Stati membri di prendere in considerazione le più recenti ricerche scientifiche indipendenti
• Consentirebbe ai pesticidi vietati di rimanere disponibili per un massimo di altri tre anni

🔥 Attivati anche tu, fai sentire la tua pressione e contatta la Commissione seguendo le istruzioni contenute in questo documento: https://docs.google.com/document/d/187hTcS6KFucEPQUqcnWOSe7EcEOW_4p89ddu0iJcJRE/edit?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAc3J0YwZhcHBfaWQMMjU2MjgxMDQwNTU4AAGniOuz9BnV2lS38L4dDhIPN_54BGf97mVjB1IeTpVyF6Fdiz2yXPLmhYV4rjk_aem_ZmFrZWR1bW15MTZieXRlcw&tab=t.0
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Il taglio dei fondi PNRR per le comunità energetiche rinnovabili, annunciato il 21 novembre, è l’ennesima mossa politica del Governo Meloni contro l* cittadin* e la transizione energetica.
Dopo aver tergiversato due anni prima di pubblicare i decreti attuativi, ora lascia scoperti migliaia di progetti di CERS.

☀️ Il 25 novembre i dati ufficiali del GSE segnalavano domande per 1.005,7 milioni di euro, già oltre il budget rimodulato di più di 200 milioni, mentre a bando chiuso, il 30 novembre, la voragine è diventata ancora più profonda, con circa 400 milioni di euro di progetti presentati che rimarrebbero senza copertura finanziaria.

Bloccare ora il processo di espansione delle CERS significa colpire proprio chi ha creduto in una transizione dal basso, nonostante una burocrazia asfissiante, per cercare di far tornare finalmente l’energia nelle mani dell* cittadin*.

Per questo sosteniamo e condividiamo la richiesta e la raccolta firme lanciata dall’associazione "Ci sarà un bel clima", per chiedere:
Verità sui numeri, con la richiesta al MASE di pubblicare i dati reali delle richieste pervenute e di ammettere che il taglio dei fondi lascia scoperta una parte significativa della domanda;
● Il reintegro immediato delle risorse, con la richiesta formale al Governo di indicare al più presto dove reperirà le risorse mancanti, se quelle del PNRR non sono sufficienti, considerando che non si possono fare investimenti basandosi su promesse vaghe;
● Lo sblocco delle istruttorie nel minor tempo possibile, considerando che le CERS che attendono da mesi devono ricevere una risposta immediata sulla loro ammissibilità.

Diffondi il post e firma anche tu👇🏻

https://forms.gle/iWFNQpfvpaWBQaec8
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