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L'ITALIA BRUCIA\ud83d\udea8<\/b><\/i> Continuano ad arrivare notizie di incendi effetto di siccit\u00e0 e temperature sempre pi\u00f9 estreme.L'attuale Governo non spende nemmeno una parola per quella che \u00e8 a tutti gli effetti una crisi ogni estate pi\u00f9 grave, che porter\u00e0 nel giro di pochi anni a situazioni sempre pi\u00f9 emergenziali.\ud83c\udf31<\/b><\/i> Il movimento climatico ha il compito di mantenere alta l'attenzione sul tema, anche e soprattutto in vista dell'autunno e delle giornate di mobilitazione che ci saranno.\ud83d\udce3<\/b><\/i> La devastazione dei territori pu\u00f2 essere fermata solo dalle persone che li vivono: attivati con noi e fa sentire la tua voce!#siccit\u00e0<\/a>#crisiclimatica<\/a><\/div><\/div>\n\n
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I limiti o confini planetari circoscrivono uno spazio sicuro in cui l'umanit\u00e0 pu\u00f2 vivere e prosperare. L\u2019equilibrio all\u2019interno di questi limiti ci ha permesso di sviluppare la societ\u00e0 umana per come la viviamo oggi. Il superamento di questi limiti invisibili porta a conseguenze molto evidenti e soprattutto purtroppo, per sei dei nove limiti planetari, abbiamo gi\u00e0 oltrepassato il limite di sicurezza.\ud83d\udd34<\/b><\/i>I nove limiti, che possiamo definire quindi anche climatici, sono: cambiamento climatico, acidificazione degli oceani, riduzione dello strato di ozono, eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, degrado forestale e altri cambiamenti di uso del suolo, perdita di biodiversit\u00e0, inquinamento atmosferico da aerosol, nuove sostanze chimiche artificiali rilasciati nell\u2019ambiente, modifica dei cicli biogeochimici di azoto e fosforo.\ud83e\udd14<\/b><\/i>Secondo te quali di questi abbiamo gi\u00e0 superato?Quali attraverso politiche climatiche potrebbero rientrare sotto i valori di allarme in breve tempo?Faccelo sapere nei commenti \u2b07\ufe0f<\/b><\/i><\/div>\n\n\n \n
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Woods Climate camp - From the top of our trees, we can see a better future\ud83c\udf33<\/b><\/i>\u26fa\ufe0f<\/b><\/i>\ud83c\udfd5\ufe0f<\/b><\/i><\/b>Dalla Laguna di Venezia ai Boschi di Vicenza.<\/i>L\u2019unica vera grande opera \u00e8 difendere la salute, l'ambiente e i territori.Dal 5 all\u20198 settembre torna il "Venice climate camp" <\/b>e, nella sua quinta edizione, si sposta a Vicenza<\/b>.Dal 3 maggio a Vicenza sono stati liberati e difesi 25000 metri quadrati di boschi contro la costruzione della grande opera TAV. Una lotta che sta coinvolgendo centinaia di cittadin3, riscoprendo l'importanza degli spazi verdi selvatici che abbiamo nei nostri territori. Si resiste consapevoli del fatto che questo \u00e8 uno dei tanti territori bersaglio di un sistema di sviluppo che mira al profitto e non lascia spazio a nient'altroCemento, grandi opere, accaparramento di risorse, distruzione di biodiversit\u00e0: sono le politiche imposte da chi governa. A queste politiche sempre pi\u00f9 persone contrappongono resistenza, comunit\u00e0, cura, messa in comune di saperi e risorse e difesa dei beni comuni.Questo succede sia a Vicenza che Altrove.Da sopra e tra gli alberi dei boschi che resistono, sentendosi parte di un ecosistema ed non al di sopra di esso come specie umana, quell'altrove si scorge nitidamente. Si vedono bene le lotte contro i bacini e la privatizzazione dell'acqua in Francia; le lotte per difendere le foreste dall'ampliamento di miniere e distretti industriali in Germania; la lotta per fermare il TAV in val di Susa e tutte le altre esperienze di resistenza di attivisti* per il clima nel mondo. Un Altrove che vogliamo qui ed ora, in cui abbiamo bisogno di connettere tutte queste lotte per dargli nuova forza e prospettiva attraverso tre giorni di campeggio, dibattiti, workshop ed azioni collettive (un programma dettagliato verr\u00e0 pubblicato a breve).Tre giorni in cui disegnare insieme la mappa per orientarsi, con la bussola che mantiene sempre la stessa direzione: "One solution, Revolution".\ud83c\udf33<\/b><\/i>\ud83d\udcab<\/b><\/i>Costruiamo insieme nei boschi che resistono a Vicenza, un Altrove in cui mettere radici e creare consociazioni tra persone, esattamente come fanno le piante che stiamo difendendo.<\/div>\n\n
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\ud83d\udd25<\/b><\/i>11 OTTOBRE GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE\ud83d\udd25<\/b><\/i>\ud83d\udce3<\/b><\/i> L'11 ottobre sar\u00e0 la prossima data nazionale per la giustizia climatica!\ud83c\udf31<\/b><\/i> Come Fridays For Future Italia lanciamo questa nuova giornata di mobilitazione per dare spazio a tutte quelle persone che ancora sentono la necessit\u00e0 di alzare la voce contro una crisi sempre pi\u00f9 evidente ed impellente.\ud83d\udccc<\/b><\/i> I dettagli sulla data e sugli appuntamenti locali usciranno nelle nelle prossime settimane.Scrivi nei commenti la tua citt\u00e0 e attivati anche tu per il cambiamento.\ud83c\udf3b<\/b><\/i>\ud83e\uddda\ud83c\udffc\u200d\u2642\ufe0f<\/b><\/i>Ci vediamo l'11 ottobre per le strade d'Italia#FridaysForFuture<\/a> #strike<\/a> #globalstrike<\/a><\/div>\n\n
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\u2620\ufe0f<\/b><\/i>\ud83d\ude37<\/b><\/i>Dopo 18 anni dalla sua scoperta viene aperto il giacimento di gas Argo Cassiopea al largo della Sicilia. Eni ha dovuto affrontare i ricorsi di WWF e Legambiente, nonch\u00e8 un parere negativo della Regione Sicilia, ma alla fine \u00e8 riuscito ad aprire un nuovo giacimento, che con la scusa dell'indipendenza energetica ci allontana ancora di pi\u00f9 da una transizione ecologica rapida e giusta.\u2800\ud83d\udcc8<\/b><\/i>L'Italia nel 2023 ha consumato circa 65 mld di m\u00b3 di gas naturale importato, e a causa dell'invasione russa dell'Ucraina i governi europei stanno incoraggiando le estrazioni in patria, per aumentare la propria indipendenza. Mentre una transizione verso le rinnovabili renderebbe davvero indipendenti dalle potenze straniere, spesso dittature non rispettose dei diritti umani, grazie ad una produzione locale decentralizzata.\u2800\ud83c\udf21<\/b><\/i>Nel frattempo quella stessa Sicilia in cui si \u00e8 deciso di estrarre ancora, assomiglia sempre di pi\u00f9 ad un deserto. Da maggio il governo ha istituito lo stato di emergenza, e il 70% dell'isola \u00e8 a rischio desertificazione e l'agricoltura \u00e8 in ginocchio, dopo che nel 2023 l'isola aveva gi\u00e0 subito circa 60 milioni di danni a causa dei roghi estivi. I laghi sono a secco, le famiglie riempiono le cisterne perch\u00e8 rischia di mancare anche l'acqua da bere e i pastori abbattono in massa il bestiame.\u2800\ud83c\udf0d<\/b><\/i>Nel frattempo il turismo non si ferma, e anzi sovraccarica la rete idrica, ma in quest'agosto di crisi climatica la Sicilia \u00e8 diventato un emblema dell'ingiustizia che abbiamo davanti, si continua a viaggiare, a estrarre e a consumare, e nel frattempo la catastrofe \u00e8 davanti ai nostri occhi.\u2800Grafiche e testo a cura di @fridaysforfuture_torino<\/a><\/div>\n\n
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Forwarded from \ud83d\udce2<\/b><\/i> FFF FVG \u2022 Broadcast<\/span><\/a><\/div>\n\n\n
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Eccoci qua a presentarvi la versione aggiornata del Manifesto regionale del Friuli-Venezia Giulia dove vengono raccolte le principali richieste di @fridays_for_future_gorizia<\/a>, @fridaysforfuture_carnia<\/a> e @fridaysfofuture<\/a>.trieste alla politica regionale e locale.\u00c8 importante che dalle giunte regionali si mobilitino all\u2019istante in ci\u00f2 che \u00e8 di loro competenza per contrastare la crisi climatica e mitigarne gli effetti, fino ad arrivare a livello nazionale e governativo.Ci attiviamo perch\u00e9 siam3 stuf3 che i territori e le vite vengano distrutte per il profitto di pochi.\u2764\ufe0f\u200d\ud83d\udd25<\/b><\/i>\ud83c\udf08<\/b><\/i> Trovate il manifesto completo cliccando a <\/b>questo link<\/b><\/a> \ud83c\udf08<\/b><\/i><\/b><\/div><\/div>\n\n\n \n
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