Forwarded from 🌍 Fridays For Future Roma ~ Channel 📢
🗳️ Trump e la crisi climatica: cosa potrebbe succedere con il suo secondo mandato?
Durante la sua prima presidenza, Donald Trump ha ritirato oltre 100 regolamenti ambientali, limitando le politiche verdi e dando priorità ai combustibili fossili. Ora, con il progetto “2025”, si prepara a portare avanti un piano ancora più ambizioso.
Cosa possiamo aspettarci ora che tornerà alla Casa Bianca?
Leggi le slide per saperne di più ☝️
Condividi il post e partecipa alla prossima assemblea di Fridays For Future Roma.
Ci vediamo martedì 12/11 ore 17 nell'aula 6 di Lettere (Università La Sapienza).
• Fonti:
- Our changing climate
- Euronews
- ClimateAdam
Durante la sua prima presidenza, Donald Trump ha ritirato oltre 100 regolamenti ambientali, limitando le politiche verdi e dando priorità ai combustibili fossili. Ora, con il progetto “2025”, si prepara a portare avanti un piano ancora più ambizioso.
Cosa possiamo aspettarci ora che tornerà alla Casa Bianca?
Leggi le slide per saperne di più ☝️
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Ci vediamo martedì 12/11 ore 17 nell'aula 6 di Lettere (Università La Sapienza).
• Fonti:
- Our changing climate
- Euronews
- ClimateAdam
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🌈 Roma, preparati al Climate Pride! 🌈
Il 16 novembre scende in strada l'alleanza tra la specie umana e tutti gli organismi viventi.
Il Climate Pride è la street parade gioiosa e ribelle che grida al mondo: è ora di uno #ShockTrasformativo per un futuro rinnovabile e di pace!
La Multispecie - Animali, piante, batteri, funghi, associazioni ambientaliste e sociali, cittadine e studente - si uniscono per chiedere alla #COP29 #giustiziaclimatica per il Pianeta 🌍
La COP29, Conferenza Climatica per il Clima, si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall'11 al 22 novembre 2024 e rischia di essere influenzata da governi e multinazionali fossili e militaristi.
Chiediamo #giustiziaclimaticaplanetaria!
Manifesta anche tu e diventa parte del cambiamento! ✊
👉🏼 Segui @climatepride per prenotare i bus al più presto e per aggiornamenti sul percorso della parade!
#climatepride #multispecie #transizioneecologica
Il 16 novembre scende in strada l'alleanza tra la specie umana e tutti gli organismi viventi.
Il Climate Pride è la street parade gioiosa e ribelle che grida al mondo: è ora di uno #ShockTrasformativo per un futuro rinnovabile e di pace!
La Multispecie - Animali, piante, batteri, funghi, associazioni ambientaliste e sociali, cittadine e studente - si uniscono per chiedere alla #COP29 #giustiziaclimatica per il Pianeta 🌍
La COP29, Conferenza Climatica per il Clima, si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall'11 al 22 novembre 2024 e rischia di essere influenzata da governi e multinazionali fossili e militaristi.
Chiediamo #giustiziaclimaticaplanetaria!
Manifesta anche tu e diventa parte del cambiamento! ✊
👉🏼 Segui @climatepride per prenotare i bus al più presto e per aggiornamenti sul percorso della parade!
#climatepride #multispecie #transizioneecologica
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📌 Oggi lunedì 11/11 partono i lavori della COP29 a Baku, capitale dell'Azeirbaijan.
Le COP sono dei meeting annuali che si tengono con l'obiettivo di trovare una soluzione per la crisi climatica fra tutti gli Stati partecipanti.
Ma per la terza volta di fila si è scelto di tenere la conferenza in uno Stato la cui economia è basata sul petrolio...
L'industria fossile dell'Azerbaijan non solo alimenta la crisi climatica, ma anche:
1) supporta il g€noc1dio pale$tin&se, poiché rifornisce circa il 40% del petrolio Isr@eliano
2) usa la COP29 per coprire il g€n0c1dio e la cancellazione culturale che da anni l'Azerbaijan porta avanti contro la popolazione indigena armena
3) sostiene e intrattiene rapporti commerciali con la Russia e l'Iran
🔺Ci uniamo al movimento globale che chiede la fine del greenwashing delle COP e la condanna da parte della comunità internazionale ai crimini commessi dall’Azerbaijan e dai suoi complici.
Denunciamo la repressione che l3 attivist3 stanno subendo, anche in relazione a questa COP.
Chiediamo un immediato embargo per le fonti fossili azere e di liberare gli ostaggi armeni.
Fuori i petro stati e i lobbisti fossili dalle COP!
#COP29
#FreeArmenianHostages
#StopGreenwashGenocide
#SanctionAzerbaijan
Le COP sono dei meeting annuali che si tengono con l'obiettivo di trovare una soluzione per la crisi climatica fra tutti gli Stati partecipanti.
Ma per la terza volta di fila si è scelto di tenere la conferenza in uno Stato la cui economia è basata sul petrolio...
L'industria fossile dell'Azerbaijan non solo alimenta la crisi climatica, ma anche:
1) supporta il g€noc1dio pale$tin&se, poiché rifornisce circa il 40% del petrolio Isr@eliano
2) usa la COP29 per coprire il g€n0c1dio e la cancellazione culturale che da anni l'Azerbaijan porta avanti contro la popolazione indigena armena
3) sostiene e intrattiene rapporti commerciali con la Russia e l'Iran
🔺Ci uniamo al movimento globale che chiede la fine del greenwashing delle COP e la condanna da parte della comunità internazionale ai crimini commessi dall’Azerbaijan e dai suoi complici.
Denunciamo la repressione che l3 attivist3 stanno subendo, anche in relazione a questa COP.
Chiediamo un immediato embargo per le fonti fossili azere e di liberare gli ostaggi armeni.
Fuori i petro stati e i lobbisti fossili dalle COP!
#COP29
#FreeArmenianHostages
#StopGreenwashGenocide
#SanctionAzerbaijan
🔺 Eni ha denunciato per diffamazione a mezzo stampa Antonio Tricarico di ReCommon in relazione alle dichiarazioni da lui rilasciate durante la puntata di Report dello scorso 5 maggio.
L’accusa nei confronti dell’esponente di ReCommon appare come l’ennesimo tentativo di mettere a tacere una voce scomoda, che fa seguito anche alla recente citazione in giudizio che sempre Eni ha intrapreso nei confronti di ReCommon e Greenpeace Italia.
Durante la puntata di Report, Tricarico aveva evidenziato la sovrapposizione dei tempi dell’assegnazione della licenza di sviluppo del giacimento di gas di Zohr in Egitto da parte di Eni e la drammatica vicenda Regeni.
Un’affermazione obiettiva, che peraltro è stata ampiamente suffragata nel secondo servizio trasmesso da Report il 17 novembre, in cui documenti confidenziali di Eni ribadiscono quanto affermato da Tricarico.
📣 Spargiamo la voce affinché questi tentativi di censura da parte di Eni non passino inosservati, difendiamo il lavoro di Recommon e di tutti i gruppi e lɜ attivistɜ che continuano a raccontare le verità scomode dell'industria fossile.
Leggi il comunicato e diffondi!
https://www.recommon.org/eni-denuncia-antonio-tricarico-di-recommon-per-lintervista-a-report/
L’accusa nei confronti dell’esponente di ReCommon appare come l’ennesimo tentativo di mettere a tacere una voce scomoda, che fa seguito anche alla recente citazione in giudizio che sempre Eni ha intrapreso nei confronti di ReCommon e Greenpeace Italia.
Durante la puntata di Report, Tricarico aveva evidenziato la sovrapposizione dei tempi dell’assegnazione della licenza di sviluppo del giacimento di gas di Zohr in Egitto da parte di Eni e la drammatica vicenda Regeni.
Un’affermazione obiettiva, che peraltro è stata ampiamente suffragata nel secondo servizio trasmesso da Report il 17 novembre, in cui documenti confidenziali di Eni ribadiscono quanto affermato da Tricarico.
📣 Spargiamo la voce affinché questi tentativi di censura da parte di Eni non passino inosservati, difendiamo il lavoro di Recommon e di tutti i gruppi e lɜ attivistɜ che continuano a raccontare le verità scomode dell'industria fossile.
Leggi il comunicato e diffondi!
https://www.recommon.org/eni-denuncia-antonio-tricarico-di-recommon-per-lintervista-a-report/